Trekking - Anello delle Dolomiti Friulane ViaggItalia
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Trekking - Anello delle Dolomiti Friulane
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Descrizione
Quattro giorni e tre notti per un itinerario trekking ad anello, da rifugio a rifugio, nel Parco Naturale delle Dolomiti Friulane (Patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2009).
Lontano dalle Dolomiti più affollate, un'avventura escursionistica per scoprire i rifugi Flaiban-Pacherini, Pordenone, Padova e Giaf, attraversando in quota le meravigliose e selvagge vallate del Pramaggiore, dei Monfalconi, degli Spalti di Toro e del Cridola, con numerose possibilità di varianti di diversa difficoltà e salite, anche alpinistiche, fino alle vette.
Lontano dalle Dolomiti più affollate, un'avventura escursionistica per scoprire i rifugi Flaiban-Pacherini, Pordenone, Padova e Giaf, attraversando in quota le meravigliose e selvagge vallate del Pramaggiore, dei Monfalconi, degli Spalti di Toro e del Cridola, con numerose possibilità di varianti di diversa difficoltà e salite, anche alpinistiche, fino alle vette.
Cosa è incluso
- 4 notti in Rifugio in camerata e/o cameretta con servizi in comune
- Trattamento di mezza pensione (CENA E COLAZIONE bevande escluse)
- Visita guidata al coronamento della Diga del Vajont a Erto e Casso (PN) durata 50’
- Ticket ingresso alla strada Vecchia
- Assicurazione medico - bagaglio annullamento – Covid - Europassistance
Cosa non è incluso
- Accompagnamento di Guida Alpina per tutta la durata del trekking
- Ticket del ponte tibetano
- Pasti non indicati in programma
- Mance ed extra di carattere personale
- Tutto quanto non specificato in "cosa è incluso"
- Possibilità di aggiungere un pernottamento a Forni di Sopra la notte antecedente e post trekking
Partenza e ritorno
Punto di partenza
Forni di Sopra, 33024 Forni di Sopra, Italia
Orario di partenza
00:00
Orari di Partenza
00:00
Dettagli sul ritorno
Torna al punto di partenza Cosa aspettarsi
Itinerario
Lago di Barcis - ponte tibetano - Diga del Vajont e Rifugio Giaf
Barcis, 33080 Barcis, Italia
Al mattino, arrivo con mezzi propri al Lago di Barcis, situato nel cuore della Valcellina, a due passi dalla Riserva naturale Forra del Cellina e dalla Foresta del Prescudin. Tempo per la passeggiata sulla strada vecchia e attraversamento del ponte Tibetano (facoltativo).
Nel primo pomeriggio, visita guidata alla Diga del Vajont: costruita tra il 1957 e il 1960 nel territorio del comune di Erto e Casso, è tristemente famosa per il disastro del 9 ottobre 1963, quando una frana del monte Toc precipitò nel bacino, facendolo traboccare e inondando il paese di Longarone, in provincia di Belluno, con oltre 1900 vittime. Al termine della visita, trasferimento a Forni di Sopra. Lasciati i propri mezzi, si raggiunge a piedi in 45 minuti il Rifugio Giaf.
Cena e Pernottamento.
Nel primo pomeriggio, visita guidata alla Diga del Vajont: costruita tra il 1957 e il 1960 nel territorio del comune di Erto e Casso, è tristemente famosa per il disastro del 9 ottobre 1963, quando una frana del monte Toc precipitò nel bacino, facendolo traboccare e inondando il paese di Longarone, in provincia di Belluno, con oltre 1900 vittime. Al termine della visita, trasferimento a Forni di Sopra. Lasciati i propri mezzi, si raggiunge a piedi in 45 minuti il Rifugio Giaf.
Cena e Pernottamento.
Dal Rifugio Giaf al Rifugio Flaiban-Pacherini
SS52 Località Chiandarens, 33024 Forni di Sopra, Italia
Il percordo fino al Rifugio Flaiban-Pacherini si svolge lungo l'incantevole "Truoi dai sclops". Si tratta del cosiddetto "sentiero delle genzianelle", che in un continuo succedersi di ambienti naturali oltrepassa la forcella Urtisiel, l'ampio pianoro con la casera Valmenon, il Canpuròs (la fiabesca prateria alpina che la fioritura estiva rende un luogo di sosta da sogno), le forcelle Brica e dell'Inferno, per scendere infine nell'alta val di Suola.
Pernottamento presso il rifugio.
Sentieristica:
Dislivello in salita 1000 metri, ore 6, difficoltà E. Segnavia CAI n. 361 (fino a Valmenon), 369 (fino al Passo del Mus), 362.
Pernottamento presso il rifugio.
Sentieristica:
Dislivello in salita 1000 metri, ore 6, difficoltà E. Segnavia CAI n. 361 (fino a Valmenon), 369 (fino al Passo del Mus), 362.
Dal Rifugio Flaiban-Pacherini al Rifugio Pordenone
Localita' Val Di Suola, 33024 Forni di Sopra, Italia
Dal rifugio si sale al Passo di Suola, valicando forcella Rua Alta, forcella Pramaggiore (possibile salita alla vetta del monte Pramaggiore, la più alta e panoramica del gruppo), quindi in discesa per la bucolica val dell’Inferno e la val Postega fino al Rifugio Pordenone. Pernottamento in rifugio.
Sentieristica:
dislivello in salita 800 metri, ore 5-6, difficoltà EE (per la cima del Pramaggiore brevi passaggi di I grado). Segnavia CAI 363, 366 e 362.
In alternativa è possibile la salita al passo del Mus e la discesa diretta al rifugio Pordenone per la val di Guerra e la val Postegae.
Dislivello in salita 500 metri, ore 4, difficoltà E. Segnavia CAI 362.
Dal passo del Mus, possibile digressione al Torrione Comici per l’ardita ferrata Cassiopea (solo escursionisti esperti, necessario set da ferrata, calcolare altre 2 ore).
Sentieristica:
dislivello in salita 800 metri, ore 5-6, difficoltà EE (per la cima del Pramaggiore brevi passaggi di I grado). Segnavia CAI 363, 366 e 362.
In alternativa è possibile la salita al passo del Mus e la discesa diretta al rifugio Pordenone per la val di Guerra e la val Postegae.
Dislivello in salita 500 metri, ore 4, difficoltà E. Segnavia CAI 362.
Dal passo del Mus, possibile digressione al Torrione Comici per l’ardita ferrata Cassiopea (solo escursionisti esperti, necessario set da ferrata, calcolare altre 2 ore).
Dal Rifugio Pordenone al Rifugio Padova
Pian Meluzzo, 33080 Cimolais, Italia
La traversata al rifugio Padova si effettua lungo la celebre val Montanaia per la forcella Montanaia, passando ai piedi dello straordinario Campanile di Val Montanaia: il celebre "grido di pietra" conosciuto dagli alpinisti di tutta Europa. Percorso piuttosto faticoso ma in ambiente grandioso. Oltrepassata la Forcella Montanaia si scende per la val d'Arade sino alla grande radura prativa del Rifugio Padova. Dislivello in salita 1100 metri, ore 5, difficoltà EE. Segnavia CAI 353 fino in val d'Arade, poi 342 e 346.
Per evitare la ripida discesa da Forcella Montanaia il percorso alternativo è la salita per la valle Monfalcon di Cimoliana e la discesa in Val d'Arade per la Forcella Monfalcon di Forni, rinunciando però a vedere da vicino il Campanile. Segnavia CAI 349. Pernottamento al rifugio Padova.
Per evitare la ripida discesa da Forcella Montanaia il percorso alternativo è la salita per la valle Monfalcon di Cimoliana e la discesa in Val d'Arade per la Forcella Monfalcon di Forni, rinunciando però a vedere da vicino il Campanile. Segnavia CAI 349. Pernottamento al rifugio Padova.
Dal Rifugio Padova al Rifugio Giaf
Localita' Val Di Toro, 32040 Calalzo di Cadore, Italia
Dal rifugio Padova si entra nel cuore dei Monfalconi con la spettacolare traversata di due alte forcelle, forcella Monfalcon di Forni e forcella del Cason, superando quel magico anfiteatro roccioso in cui sorge, in totale solitudine, la rossa struttura metallica del Bivacco Marchi-Granzotto. Dislivello in salita 1100 metri, 6 ore, difficoltà EE. Segnavia CAI 342.
Come alternativa (o per chi fosse già transitato nel giorno precedente dalla forcella Monfalcon di Forni) si può più comodamente salire alla forcella Scodavacca e da qui scendere in breve al rifugio Giaf, lungo il sentiero diretto e quindi raggiungere Località di Forni di Sopra.
Come alternativa (o per chi fosse già transitato nel giorno precedente dalla forcella Monfalcon di Forni) si può più comodamente salire alla forcella Scodavacca e da qui scendere in breve al rifugio Giaf, lungo il sentiero diretto e quindi raggiungere Località di Forni di Sopra.
Altre info
Per questo trekking da rifugio a Casera è bene possedere una buona resistenza per superare in un solo giorno dislivelli di mille metri portando lo zaino in spalla. Effettuando l'anello come proposto non è necessaria attrezzatura da alpinismo né da ferrata, è sufficiente una certa sicurezza su ghiaioni e sentieri stretti e poco agevoli (sono comunque possibili varianti più facili).
Si può partire da uno qualunque dei Rifugi indicati, noi consigliamo di effettuare la traversata in senso orario. Il Trekking proposto, prevede la prima tappa al Rif. Giaf, con la prima parte della giornata dedicata alla visita della Diga del Vajont ed il Lago di Barcis da effettuare autonomamente.
Cosa portare
Sacco lenzuolo o sacco a pelo - federa e ciabatte.
Modalità di cancellazione
Cancellazione gratuita entro 10 gg dalla data di check-in.
Info utili:
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